domenica 24 novembre 2019

Toby con gli occhi più di là che di qua

Sabato 23 luglio 2019. 30 gradi all'ombra.
Matrimonio di Michele e Francesca.
Michele,ingegnere mecatronico  di Zoldo(Bl)-85 Kg di muscoli e occhi azzurri.
Francesca,avvocato di Vicenza -45 kg di ossa e occhi neri a mandorla.
Location per il pranzo di nozze:Park Hotel Astoria a Riva del Garda.

Gli invitati erano tutti ad aspettarli sulla scalinata della chiesa Santa Maria Assunta, e quando giunse la Sposa in sella A una Vespa T8 (molto molto datata) guidata da suo padre, un energumeno di 130 kg e 190 di altezza, che manco ci stava sul sellino, ci fu un grande applauso. Tutti gli ospiti allora entrarono e incominciarono a prendere posto nei  banchi. Erano un centinaio di persone più un cane, esattamente un cucciolo di Cavalier Breton, il cui proprietario era chiaramente Michele: il futuro sposo se ne stava impettito come un soldatino davanti all’ altare e quando giunse la sposa fece l’atto di abbracciarla ma poi si ricordò che non si poteva fare .Io diedi un occhiata alle mise degli ospiti. Giovani ragazzi per la maggior parte, e tutti molto sobri, tutti rigorosamente in giacca, comprese le signore, che con quel caldo non so come riuscissero a tenersele addosso(.Si sa che nei paesi senza offendere nessuno, si usa così ). Solo una donna spiccava tra tutte: indossava un vestito scollatissimo ,rosso Ferrari, scarpe  tacco 12,e uno scialle anche quello rosso e manco farlo apposta, coi capelli…indovinate il colore?,,rossi pure quelli  (ero proprio curiosa di sapere chi fosse!).
Vicino a me seduta in terza fila, una signora sugli 80 anni abbondanti, che emanava  un profumo particolare. Io di profumi me ne intendo abbastanza, ma questo era molto singolare..spremetti le meningi e ci arrivai..era un buon profumo di naftalina…(chissà da quanti anni quel vestito giaceva nell’armadio).
La cerimonia si srotolò normalmente, ma i miei occhi erano puntati solo su  Toby,  il cane,   che finora non aveva aperto bocca. Come era possibile?! Nel primo banco era stazionato a destra della signora Beatrice ,mamma di Michele, ma guardando bene mi accorsi dell’arcano… ogni 5 minuti gli veniva passato sottobanco un pezzo di biscotto –quindi durante la cerimonia  aveva ingurgitato sicuramente più di una scatola di Osvego, i suoi preferiti-.
Dopo le calde lacrime di Francesca nel pronunciare le fatidiche parole, ”accolgo te come mio sposo e con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioie nel dolore “ la cerimonia si concluse, e allora ecco che Toby, saltò fuori come un razzo dal banco e corse sull’ altare: si buttò addosso a Michele e poi si mise a tirare lo strascico della sposa, producendogli un bello squarcio,…,ma chi se ne importa. Ecco, fece solo qualche timido guaito quando l’organo cominciò a suonare l’Avemaria di Schubert.
Gli sposi quindi, dopo aver percorso la navata, giunsero  sul sagrato….nooo….uno spettacolo immenso...i suoi compagni di squadra di hokey sul ghiaccio, tutti in rigorosa divisa del Vipiteno, vale a dire con le tute munite di parastinchi, paraspalle, ginocchiere, gomitiere, elmo con retino ,nonché pattini ai piedi con la loro protezione, posizionati ognuno sui gradini uno sotto l ‘altro, erano li cheli aspettavano per  farli passare sotto un arco di bastoni alzati…(non oso immaginare la sauna che quei disgraziati abituati a giocare sotto zero,-e in quel momento a Riva del Garda facevano 35 gradi -,dovettero subire..) e qui fu Michele a commuoversi, perché proprio non se lo aspettava…..
(per inciso il soprannominato Michele non è proprio un pischello del ‘Hockey. Vorrei ricordare che ha rindossato i pattini per la prima volta a 5 anni e il primo cartellino l ‘ha preso a 17 . In questi anni ha militato in serie A e B tipo il Cortina, Egna, Appiano , Vipiteno,  Bolzano e ha giocato con la maglia  della nazionale in Canada, Lettonia e Russia)
Quindi tutti gli invitati, se andarono alle macchine .Ma gli sposi no. Salirono sull’ardita T8, alla quale gli amici avevano attaccato la solita coda di barattoli vuoti e palloncini.
Giunsero al Grand Hotel Park Astoria .
Dopo aver attraversato la hall, entrammo in giardino….
IL paese delle meraviglie..
L’allestimento era superbo.
Ovunque bouquet e cesti di fiori.- Il colore predominante voluto dalla sposa era il lilla-:
 negli angoli, sopra muretti, lungo i bordi della piscina, perfino sui tronchi delle palme. quelle palme che hanno sempre dato un chè di esotico a quel posto ! La signora Vanessa, padrona dell ‘ Hotel e referente degli eventi, aveva predisposto tutto con raffinatezza e gran buon gusto.
E poi c’era il parco vastissimo, with a very very green grass.
 Sopra di esso erano posizionati dei banchetti lunghi, uno lontano dall’altro…in pratica delle specie di isole, traboccanti di cibo. Al momento pensai che il pranzo fosse servito in piedi.
Ma poi mi accorsi che erano semplicemente dei food-korner. Cioè ognuno di loro rappresentava un’isola di cibo diverso .Erano 4 o 5 mi sembra. Mi misi di ronda. Mi avvicinai alla prima e lessi il cartellino posto sopra, “Isola dei bocconcini di terra”, diceva, e mi fermai a curiosare: c’era cous cous di cavolfiore con cipolle caramellate, Farro all’aceto di mele con piselli e speck…..Passai alla seconda, quella dei fritti:..calamaretti croccanti, code di gambero, verdurine in tempura…,di seguito a quella delle “freschezze”,  dove  facevano bella presenza dei tartufini salati al papavero e paprika affumicata, Cheesecake salato con cipolle di Tropea caramellate… Io a dir la verità queste due isole le saltai a piè pari…mi buttai invece sulla  terza “Isola del lago di Garda”, ( e vi pare ? io sono una lacustre e adoro i pesciotti della zona). Infatti mi presi un piattino e lo caricai –caricai ,il termine esatto- di crostini di trota affumicata e bottarga di trota, di bocconcini di salmerino all’aceto di mele e miele, di luccio in saòr-..,anzi mi vergogno a dirlo feci pure il bis..anzi il tris, perché rovesciai il secondo sulle mie belle scarpette di raso bordeaux (e a nulla valse l’intervento del cameriere che vi spatasciò  sopra mezzo contenitore di borotalco). E alla quarta manco ci arrivai, ma penso ci fosse “l’isola della Toscana” con panzanelle toscane, Lardo salato di colonnata..insomma la sagra del colesterolo…Questo approccio con le isole fu peraltro un momento molto importante-a social opportunity- perché i convenuti ebbero così modo di presentarsi e di conoscersi .(si incontrarono perfino due coppie che non vi vedevano dai tempi della scuola..)Dunque si arrivò al pranzo vero e proprio.
Quindi dentro tutti in sala-mensa ! si fa per dire. Tutti tavoli tondi ,con tovagliato bianco e pizzo-sembrava di essere a Bruges - e le poltrone tutte infiocchettate, bianche pure loro.
Sulla destra era stato preparato un cartellone con rappresentati i tavoli e con accanto il nome dei 6 ospiti che vi dovevano sedere. Andò tutto abbastanza liscio a parte due signore che non volevano sedere allo stesso tavolo perché avevano le giacche a fiori uguali…. Io ero stata sistemata in un tavolo con 2 giovani coppie e la famosa signora al profumo di naftalina.. Presi subito il foglio del menù e ci sbirciai dentro…My god…ma tutte quelle vettovaglie chi se le mangiava ??
Beh nei primi si poteva spaziare dalle paste ai risotti…garganelli con pesce spada e melanzane fritte, gnocchetti sardi con salsa alla triglia e fiori di zucca, fagottini limonati ripieni di nepitella(non ho ancora scoperto che pesce sia..ma è un pesce poi ? ) Cappellacci al brasato su fondo di manzo al burro montato e scaglie di mandorle (altro attentato alla salute)…Risotto alla crema di zucchine e gamberi spadellati ,Risotto al prezzemolo con cruditè di capesante e zeste (?) di limone….
Nei secondi si poteva scegliere tra  carne e  pesce.
Orata in cornucopia ( molto aulico il termine !) con pomodoro datterino e zucchine alla menta;  cuore di fassona alla birra rossa su rostì di patate…
Non era un po’ troppo ?? Ma si sa che tutti  i pranzi di matrimonio sono così..  Seguirono i sorbetti…
L’unica cosa che fece interrompere  questa abbuffata e quindi lasciare le forchette ferme per un attimo finalmente, furono i” discorsi” che tenne qualche compagno di scuola dei ragazzi.
Tra quelli di Michele, Marco ricorda quando in quarta ITI, Il suo amico era stato mandato a casa a cambiarsi per che si era presentato davanti a quella sciroccata di prof di lettere, con ciabatte infradito e calzoncini al ginocchio (era maggio e quell’ anno faceva un caldo forsennato),dopo esser passato dal preside che gli aveva fatto una nota.
Tra quelle di Francesca invece, Sonia ricorda l’episodio di quando lei e la sua amica lasciarono che il campanello d’ allarme  dell’ ascensore suonasse per più di mezzora senza che loro si scomodassero.. Chiusa dentro c’ era quella stronza di prof di matematica.. che per giunta soffriva di claustrofobia. L’avevano  odiata subito perché nelle prove in classe dava sempre un tema diverso per ogni fila…così addio scopiazzamenti! E poi si permetteva anche il lusso di farle a sorpresa  le prove, specialmente di lunedì, quando l’Inter la sua squadra del cuore, la domenica aveva perso., quell’infame!
 Poi fu la volta di nonna Maria -93 anni-che alzandosi in piedi, aiutata da una stampella perché il mese prima si era rotta un piede, proclamò che dei suoi nipoti Paolo era il preferito(bella forza le altre due erano femmine) perché quando lui studente tornava da Padova le portava sempre un platò di pastine del caffè  Pedrocchi, e poi era cosi “valènt e bel quel toseto”.. Era molto fortunata la ragazza che se l’era brancà….disse proprio così ..brancà.. Infine fu la volta della mamma, Beatrice, una signora bionda, alta 1.80 per 65kg (grande sciatrice e Generale molto temuto nelle partite di suo figlio…..”arriva la Costantini…su con le orecchie..”infatti si metteva in prima fila e se l’arbitro non vedeva il fallo urlava come una sciamannata).Disse solo che sperava che la Francy se lo meritasse il suo Michelino!
Io mi alzai e incominciai a girare prendendo posto qui e là per i vari tavoli.
In uno raccolsi le chiacchere di una signora che si dichiarava nettamente contraria alle crociere…perché suo marito anziché scendere a terra per fare le escursioni, rimaneva sulla nave a mangiare: nell’ultimo .giro nel mediterraneo in una settimana aveva messo su 7kg.
In un altro si parlava di pollai e di galline. Una coppia aveva fatto da poco una meravigliosa scoperta: avevano inventato dei pollai con la porta che si apriva e chiudeva secondo la luce solare: la mattina si apriva verso le sette, cosicché le galline potevano uscire, e la sera si chiudeva un’ora dopo il crepuscolo, dopo che le suddette  erano entrate..e loro erano in grado di controllare l’operazione su una up del telefono…una vera furbata!
In un altro si parlava di “economia casalinga” Un signore un po’ anzianotto asseriva di aver investito un botto nelle azioni della Apple”. Ma sei matto ?-il suo commensale vicino gli ribatteva-Ormai i cinesi producono gli Huawei”. ”Sì, ma anche gli Apple sono fatti in Cina e questi rimangono sempre i migliori” “.Io invece  mi butterei su azioni americane-rispondeva un terzo- come quelle di Amazon  oppure su quelle di qualche settore innovativo tipo la robotica…”
In un altro, una distinta signora che sembrava la regina Elisabetta, raccontava che era da 30 anni che lei i giorni di Natale li passava a impastare salami. Assieme ai suoi due cugini, comprava mezzo maiale e quindi dopo averlo scuoiato, passavano la carne in un macinatoio, la impastavano bene dopo averci aggiunto aglio fatto macerare nel vino, sale, pepe ,un po’ di garofano e cannella, quindi imbustavano il macinato in corte budella del maiale stesso. E tutti a chiedere “questo Natale me ne regali uno anche a me?”
Invece in quelli dei giovani, quelli sgallettati,  i discorsi erano  sui progetti -vacanza. ”io voglio andare  a Santorini, dicono che l’atmosfera sia particolare”.” Santorini? E’ un’ isola pallosissima! E’ un mortorio, rispetto a Ibiza! Vuoi mettere Ibiza? Là sì  che c’è la movida! “ “ Macché Ibiza e Santorini ! Bisogna andare a Formentera, l posto dei vip !!..
In quelli dei” secchioni” al contrario, si parlava di musei. Uno voleva andare assolutamente a vedersi l’Ermitage a Pietroburgo,-sogno anche mio-uno voleva andare a Londra a godersi La Nacional Gallery, poi chi Berlino per il Perganon , chi ad Amsterdam per Van Gogh, chi a Oslo per L’Urlo di Munch…
Beh, dopo tre ore di gozzovigliamenti… arrivò finalmente il momento della torta e quindi tutti gli ospiti furono invitati a prendere posto attorno alla piscina : cinque piani di pasta sfoglia farcita di fragole, albicocche, frutti di bosco panna, il tutto ricoperto da glassa al pistacchio, con in cima una statuetta malandrina ,che fece sorridere tutti: un giocatore di hockey  che con il suo bastone dava una mazzata sul culo a sua moglie. E con i vini e i spumanti che seguirono, assieme al caldo disumano che faceva, tutti gli ospiti si sentirono morti stecchiti, come Polifemo che si assopì dopo che Ulisse e i suoi  compagni gli fecero bere una botte di vino per potersi dare alla fuga.
E Toby era messo peggio. Durante il pranzo era passato sotto tutti i tavoli, arrampicandosi fino alle ginocchia degli ospiti elemosinando un pezzettino di dolce. -E già come si sa i dolci non fanno bene ai cani.- Ma la mazzata finale gliela aveva data una bambinetta bionda, che senza farsi vedere aveva messo per terra il suo piattino con sopra l’intera fetta di torta…Perciò la bestiola doveva sentirsi malissimo perché se ne stava sdraiata vicino a un cespuglio con gli occhi più di là che di qua.
 A un certo punto, Michele, forse per il torpore dell’alcool , forse per allegria, andò verso la piscina e vi si buttò dentro vestito con scarpe comprese. E sapete chi lo seguì ? Solo la sua Francy, ragazza molto spiritosa anche lei vestita com’era, ma senza scarpe.

Nb : la famosa  donna sfacciatamente in rosso era, pensate voi,  addirittura la presidente del Vipiteno.
Sul riccastro andante.. ma gusto un po’ scarso... E la signora che profumava di naftalina era la vecchia,  paleolitica perpetua del parroco di Zoldo.
Ps: una storia vera ? Ma certo che sì.

martedì 19 febbraio 2019

Golf 1900 diesel a 3000 euro vendesi.



Annuncio Postato su   Pronto.It alle ore 17.20 di un martedì.

Ore 17.25. ”Pronto ? E’ lei che vende la Golf?”  “Sì, mi dica. Mi chiamo Florindo e telefono da Verona” ( mi sembrava che la voce venisse da una catacomba...tanto che mi sono detta: ma che…” sto uomo di 80 anni  sarà ancora in grado di guidare una macchina ?..)
“Sì, mi dica.” “Ecco io ero interessato alla golf!  Perchè vede io ho una bambina di 5 anni da portare a spasso, ma io l’auto non ce l’ho, cosi devo prendere  quella  di mio papà e ci devo sempre litigare. Dice che la macchina serve a lui, e poi lui non si fida perché dice che gliela scasso sempre. Anche ieri  non ho visto bene il bordo del cancello e gliela ho strisciata sulla portiera. A dir la verità è la terza volta.”  “Scusi, ma quanti anni ha lei?” “Quasi 52, perchè li compio a maggio.” “Sì, allora mi dica.” “Vorrei  venire a vederla”. “Va bene ,Quando” ? “Domani se posso”. “Bene..Verrà su col treno immagino”. “Si,sì”. “A che ora arriva a Rovereto ?” “Non lo so”. “Allora si informi sugli,orari”. “ Ma io non so leggere gli orari”. “Allora glielo dico io. Aspetti che guardo”. Già sullo sbarellato andante guardo gli orari.”Ecco ce n’ è uno che parte alle13,10,e che la farebbe essere a Rovereto alle 14.45.Potrebbe andarle bene ?”” Sì perfetto. Allora ci vediamo domani”. Io,il giorno dopo , puntualissima sulla banchina del binario n.1 di Rovereto vedo arrivare il treno. Scendono tutti ,proprio tuttissimi .Ma dello sciamannato neanche l’ombra..(a dir la verità mia sorella me l’aveva detto.ma guarda che quell’impedito non sarebbe venuto.)Torno a casa un po’ sull’incazzuta e la sera, all’ ora di cena, gli telefono a casa-mi aveva dato il numero di casa perché non possedeva un cellulare).Mi risponde una voce cavernosa (ecco da chi aveva presa il figlio, perché più che suo padre non poteva essere).”Scusi posso parlare con il signor Florindo ?”
"Non ghe ze. El me ga dito che l’andava a vedar per comprar na machena. Non savaria con che schei, perché mi non ne go dati. Quel semolon non l’è ne’ancora torna a casa."
Non ho neanche il coraggio di proferire  un baf. Dico grazie ,mi scusi e metto giù.
Ore 7,41 del giorno dopo. “Scusi, sono Florindo .Volevo chiedere scusa per ieri, .Il fatto è che io ho preso il treno come mi aveva detto lei, solo che non mi sono accorto che ero arrivato a Rovereto, e così ho proseguito fino al  Brennero. Non le dico cosa ho fatto per tornare a Verona…senta allora facciamo per domani “. “Mi dispiace tanto signor Florindo , ma la macchina l’ ho già venduta”. “Allora dispiace anche a me ..Dovrò usare ancora quella di mio papà..” “Ma signor Florindo prenda i mezzi pubblici per portare a spasso la sua bambina. La saluto.”
Mercoledì ore 10. “Pronto,pronto ! mi sente ?”” sì la sento signora”. “Ecco era per la golf. C’è ancora ?” “Sì,sì c’è. con c hi parlo ?” “Sono Jennifer di Brescia.”.(già ‘sto nome americano rubato a Dallas,mi infastidiva,,).” Mi dica”,” Ecco ero interessata alla macchina”. “Bene,quando viene a vederla ? “”Mi devo organizzare.Però le dico subito che ho un problema”. “Quale signora ?”” Ecco,io non posso intestarmela perché la compro di nascosto di mio marito. Lui dice che sono un insemenita e non so guidare,perciò la sua non me la da. Così ho pensato di comprarmene una io con i miei soldi”. “Cioè ?” Io vengo su e le porto i soldi,ma se la deve tenere intestata lei perché io in casa dico che me l’ha prestata la mia amica”.” Ahhh…ma se lei fa un incidente,la responsabilità è mia. Capisce cosa voglio dire ?” “sì,sì capisco  ma io non faccio mai incidenti…” “guardi signora mi dispiace, ma lei prima si deve informare bene su cosa è la responsabilità civile…la saluto.”
Rob da matt,mi sono detta. Ma c’e in circolazione ancora della gente così impietosamente sciroccata?
Mercoledì ore 13,35. “Pronto ? Sono l ingegner Canali di Treviso. Ero interessato alla Golf. Mi dica. Volevo sapere in che stato era la macchina..” “Buono direi,non ho mai fatto incidenti , non ha graffi e anche l interno sembra nuovo. Quanti anni ha ?” “ 8. Ma le dirò che l ho usata sempre solo io e ho una guida tranquilla.”
“Benissimo.   Ma senta, volevo solo appurare un piccolo dettaglio. Quanti cavalli corrispondono alla cilindrata 1900 ?” “ Oddio non lo so. Aspetti, guardo sul libretto. Ecco sto leggendo. sono esattamente 77 cavalli.” “ noooo  che peccato!  Mio figlio ha 18 anni e ha appena preso la patente . E ai nuovi patentati è permesso guidare solo fino ai 75 cavalli.” “ Ma senta , signor Canali,  a suo figlio,che è giovane, dà in mano una macchina di così alta cilindrata ? Mi scusi se mi permetto,ma suo figlio che scuola frequenta ?”
“Ahhh,signora mia ,qui tocchiamo un tasto dolente. Ha ripetuto la prima  geometri e quest’ anno lo hanno cazziato di nuovo. Non so più cosa fare.” “ Ehh,io sono una prof in pensione..ne ho visti di questi ragazzi..” “Ahh lei una prof ?! Senti,vieni qui Matteo,che la proff di deve dire qualcosa….” .(evito di riportare qui la mia conversazione col fanciullo)..
Mescoledì  sera,ore 20.40.” Pronto ? Sono la Commercialista Lorenzi  di Ortisei. Sarei interessata alla golf. Sa,con la mia ho fatto un incidente la settimana scorsa, nevicava e sono uscita di strada. La mia auto è da buttare. Così,mi capisce vero ? Come fa una commercilalista a rimanere senza macchina ?”
“Beh, signora  passi a vederla .” (ma a me che me fregava se lei era rimasta a piedi –volevo dirle ,ma mi sono trattenuta).
Giovedì mattina ore 9,20. Suonano al campanello.” Sono Lorenzi signora. Era per la macchina”. Scendo per andarle incontro,  La  guardo, anzi la squadro. - La sorella gemella della signora Macron, solo un pochino più in carne. Mi da una mano molliccia ( odio chi ti stringe le mani in maniera molliccia,anzi mi fanno proprio schifo), e fa un giro veloce attorno alla golf che era parcheggiata in giardino. “Sì mi pare a posto|.Ma sotto com è ?” “ Sotto in che senso ?” “ Sotto, sotto intendo. Gli assali. i freni ….senta io vorrei vedere il sotto.” “ E cioè?” “ Beh senta, posso portarla da un gommista o in officina che la mettano su un ponte in modo tale che io gli dia un occhio sotto  perchè sa,a volte certe macchine sembrano nuove fuori, ma se si guarda sotto…sono dei ruderi vaganti,,.
Io mi sento  stravolta, annichilita, imbalsamata, tremebonda...non so cosa rispondere, ma presa così alla sprovvista,le do le chiavi in mano, e le dico.:” vada, vada pure. Dovenonso.” Torna dopo 2 ore  molto soddisfatta. “Sì, sì, tutto a posto. La macchina è Ok. Le telefono stasera.”
Giovedì sera ore 21,10. “Signora, sono la commercialista Lorenzi, allora come d’ accordo vengo a prendere la macchina domani mattina ,”  “Signora commercialista, mi dispiace tanto, ma la golf non c è più. Me la hanno già pagata e vengono a ritirarla venerdì.”  Arrivederci. “–facevo per  dire-.(ma chi credeva di essere ‘sta demente ?)
Giovedì sera  ore 18.  Non sto a riportare la telefonata. Ma il succo è questo. Un ragazzo di 25 anni di Vicenza voleva la macchina pretendendo di poterla pagare in comode 15 rate di 200 euro al mese. Faceva l’ inbianchino e di più non potava dare..E io cosa potevo fare ? Non certo la banca ..
Venerdì ore 11.20. “Signora,io sono Giuseppe di  Mantova. lei è quella della macchina in vendita ?  , e come si chiama lei ?”-era una voce abbastanza giovane, ridanciana, simpatica”-Io? Flavia.” “ Bene Signora Flavia ,io sono interessato alla sua macchina”. “Quando vuole venire a vederla ?” “ Non serve Signora Flavia. Io mi fido .Solo le chiedo 100 euro di sconto.” “ E perché proprio 100 euro di sconto ?” “ per principio, solo per principio.” Ed io gli dissi di no. Che dei suoi principi io me ne facevo un baffo.
Venerdì ore 18.30. “Pronto? Sono Zico di Albania. Chiamo da Pordenone. C è ancora la macchina ?”  “Sì.” E’ pressappoco a posto? Incidenti pesanti ? Segni evidenti sulla carrozzeria? Motore a posto ? Revisionata.?  A quando risale il cambio della cinghia ?” Le risposte furono adeguate. Disse che lui e suo fratello sarebbero stati qui la mattina successiva e così fu.. Arrivarono all’ alba con una Cheroche verde luccicante . Mi spiegarono che avevano una piccola impresa di costruzione, 4 operai,  e che sembrava loro un peccato(anche per me se è per quello) andare sui cantieri con quella macchina di lusso. Perciò avevano pensato di comperarsi  un’auto più modesta. Stettero via un oretta per provarla.  E ritornarono soddisfatti Mi pagarono i 3000 euro,  dandomi 6 pezzi da 500. E io consegnai  loro il libretto per fare il passaggio di proprietà. Quando li accompagnai al cancello, mentre ero china a dare un bacino di addio alla mia Golf, che mi aveva accompagnato in tanti viaggi belli e brutti, tirarono fuori dal bagagliaio una bottiglia di spumante albanese e mi dissero che si erano dimenticati di brindare sul buon affare. Che me la bevessi con mio marito.
Domenica mattina ore 10,30. Suonano. “Sono Giuseppe di Mantova Signora, sono quello dello sconto di 100 euro.
Guardi che scherzavo .Io ,la macchina gliela pago a prezzo intero. Posso vederla ?”
“Oddio, la macchina non c è più. Ma perche’ non mi ha telefonato prima di venire ?” “ Pensavo di trovarla in ogni modo”. Scesi in giardino , portandomi dietro lo spumante albanese e 3  di calici di vetro.
Così brindammo alla Golf venduta. E se gli acquirenti non erano stati loro, festeggiare andava bene lo stesso !!
Nb.La storia è vera. Mi è accaduta 6 mesi fa .