mercoledì 6 marzo 2013

At night..............

At night..............

.."At night the great shrine is lit but often empty.Standing betwen marble colums,I read the Gettiìysburg Address and the second Inaugural Address .I look out over the Reflecting Pool,imagining the crowd stilled by Dr King's mighty cadence,and them beyond that,to the floodlit obelisk and shining Capitol dome.
       .And in that place,I think about America and those who built it.This nation's founders,who somehow rose above petty ambitions and narrow calculations to imagine a nation unfurling across a continent.And those like Lincoln and King,who ultimately laid down their lives in the service of perfecting an imperfect union.And all the faceless,nameless men and women,slaves and soldiers and tailors and butchers,constructing lives for themselves and their children and grandchildren,brick by brik,rail by rail,calloused hand by calloused hand,to fill in the lanscape of our collective dreams.
It is that process I wisch to be a part of.
My heart is filled with love for this country."
Queste dieci righe altro non sono che le ultime dieci righe del discorso tenuto davanti al Congresso-in funzione delle imminenti elezioni- da Barrak Obama nell'ottobre del 2008 discorso poi pubblicato nel suo libro "The audacity of Hope"- E fin qui non ci sarebbe niente di male anzi.Sapere cosa pensano gli altri è sempre interessante.Ma il male invece è pensare di far imparare codeste righe a memoria ai propri studenti che oramai di memoria hanno solo quella lunga-sono passati i tempi degli interi canti dell'Inferno !- magica idea del prof americano d'inglese Kevin tempo una settimana. E così a casa nostra è incominciato il tormentone...Bisognava subito scannerizzare e quindi ingrandire e quindi stampare e quindi quadrupilcare il suddetto pezzo di discorso.Quadruplicare sì perchè di queste quattro copie,una andava appesa in cucina,sopra il tavolo così la mattina mentre facevi colazione subito potevi immergerti  nell'american dream.Una andava appesa sullo specchio del bagno,si sa mai che mentre ti lavavi i denti ti venisse la voglia di rinforzare il sopraddetto american dream.Una andava appesa sopra il computer così quando andavi a rispondere alla posta una sbirciatina al foglione la potevi anche dare.E infine una copia,"peripatetica" cioè una che ti mettevi in borsa e te la tiravi dietro ovunque tu dovessi andare perchè due minuti liberi tra una spesa e l'altra li trovi sempre.Così tanto per essere chiari finora sono passati cinque giorni ma di dream americano nemmeno un'ombrina !.O meglio sì,ho ripetuto davanti a Ettore che non sa l'inglese e che mi guardava stranito ogni volta che  aprivo bocca,ho ripetuto davanti a Josephine che mi ascoltava basita non capendo cosa le comandavo di fare-Josephine è la Gatta di casa e a malapena capisce l'italiano-e ho ripetuto anche davanti allo specchio che poveretto non poteva batter ciglio.Ho ripetuto sì ma solo oggi che è il quinto giorno va decisamente meglio.Riesco a recitare almeno quattro righe senza cuccare sul foglio....ancora un pò di esercizio e dopodomani sarò prontissima per l'interrogazione.Almeno I hope...this is my italian dream....

Ps: questa è una storia vera.
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