mercoledì 20 marzo 2013

Piazza delle Erbe


Piazza delle Erbe

Ciao Roberto. Dunque....cercherò di scavare nei miei ricordi perchè in effetti io sono andata via dalla casa di Piazza delle Erbe quando avevo 7 anni per trasferirmi in viale dei Tigli.
Vediamo: P., sì, è diventato un grande nel Basket rivano come pure una delle sue figlie; J., sì, abitava sopra di te all'ultimo piano...poi c'erano i fratelli e le sorelle P. che abitavano in Via Concordia, T. il cui padre conduceva l'albergo Alpino, M. due grandi occhi da cerbiatta che abitava lì vicino, C.. che abitava in via Florida come pure E., A.. che abitava sulla tua stessa Via Maffei. Poi c'erano gli infiltrati cioè quelli che arrivavano da Piazza S.Rocco. Mi ricordo bene di G.. simpaticissimo e buono come il pane che aveva la polio a un braccio: a Natale lui invitava tutti gli amici della piazza a fare il presepe nell'androne della sua casa con l'acqua che scorreva per davvero nei suoi ruscelletti fatti di carta stagnola...e spesso a questa creazione interveniva anche qualche nonno che immancabilmente spostava di posto le statuine dicendo "stà chi la stà meio qua.".... Riguardo ai giochi che facevamo in particolar modo mi ricordo di quelli estivi estivi : ad es. il nascondino.Tutti i ragazzi di P. Erbe si dividevano i 4 bande, ognuna composta da almeno 10 bambini e capitanata da un adulto...in questo momento mi sovviene il nome di uno di loro di cognome faceva B. ed era sempre scalzo. Ci si sparpagliava per la città...vinceva chi riusciva a fare punto sotto i portici davanti al negozio delle Signorine D., che si lamentavano sempre perchè giocando noi davanti alle vetrine impedivamo ai loro clienti di vedere il contenuto delle stesse... Poi mi ricordo di uno sfaccendato che di soprannome faceva Pinguino....mitico milanista...lo facevano bere e poi gli promettevano dei soldi se andava a buttarsi nella fontana..e noi bambini eravamo sempre disperati perchè avevamo paura che si annegasse..e andavamo ad aiutarlo a uscire fuori. Poi mi ricordo..vediamo...se pioveva venivamo a rifugiarci nell'atrio del tuo palazzo che aveva i ciottoli per terra. Me lo ricordo bene perchè proprio cadendo su quei sassi io ho perso l'anello di fidanzamento di mia madre che le avevo sottratto dal cassetto...non era un brillante bensì una modesta acquamarina. Ma a causa di questa mancanza lei volle darmi un castigo esemplare, togliermi dalle lezioni di pianoforte a cui io tenevo tanto....dopo qualche tempo lei si pentì, ma era troppo tardi. Poi mi ricordo del gioco coi cerchietti -tappi delle bibite- che si faceva sugli scalini che dividevano la parte alta da quella bassa della Piazza. Poi mi ricordo della candela accesa e del cestino di arance che si mettevano sulla finestra la sera di S.Lucia...e se non erro un adulto si vestiva per l'appunto da S.Lucia e veniva a suonare ai campanelli delle porte. Poi c'era i gioco della settimana disegnata col gesso sulla piazza ..si saltava da una casella all'altra con una gamba alzata tenendo un sassolino piatto sulla testa che non doveva assolutamente cadere a terra...Non erano male quei tempi, si viveva con più spontaneità senza orpelli ...caro Roberto se verrai da queste parti fammi un pronto ..Andremo insieme a fare un giro nella magica Piazza delle Erbe..! Ciao

Grazie Flavia per avermi aperto una finestra nel passato ormai quasi dimenticato. Nel leggerti mi è venuta la pelle d'oca perchè, improvvisamente, mi sono ricordato come in un film già visto, uno spezzone della mia giovinezza. Complimenti per la minuziosità delle tue descrizioni tanto da farmi apparire nei dettagli il passato che, improvvisamente, mi è sembrato ieri. Estenderò a mia sorella A.quanto da te scritto, certo che anche a lei farà molto piacere, essendo andata via da Riva all'età di 14 anni. Se tu avessi qualche altro ricordo di vita vissuta, mi farebbe molto piacere condividerlo. Un caro saluto, Roberto

Ho voluto riportare qui queste due lettere : la mia era di risposta a un certo Roberto, che mi aveva "individuato" su facebook : lui si ricordava di me perchè abitavamo sulla stessa piazza.Ora lui abita a Roma e mi chiedeva ricordi di quei tempi.Cosi ho fatto:sono andata ad aprire i cassetti della memoria e qualcosa ho trovato..Mi fa piacere pubblicarli perchè in fondo sono storielle del mio vissuto. Ho messo solo le iniziali delle persone nominate per il loro diritto alla privacy.Solo il suo nome è per intero.

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