giovedì 7 febbraio 2013

Buon Natale Ale.

Buon Natale Ale.

Buon Natale Ale. Buon Natale mamma.Dove sei ? A Mantova. Cami ha in braccio il piccolo.Oddio soffre la macchina ? Noo,sta dormendo avvolto nella sua copertina e adesso stiamo arrivando da te.
 My god-mi sono detta-proprio oggi l'arrivo di una creatura nuova ! Ettore,stanno arrivando Ale e Cami con Ulisse ? Ulisse ? E cosa facciamo ? Non preoccuparti !........In quattro quattrotto ho ricuperato tre palloncini li ho gonfiati e appesi alla porta d'entrata.Poi ho scritto a grandi lettere su un cartellone giallo che ho ricuperato  in ufficio di Ettore "Benvenuto Ulisse" e l'ho piazzato sotto i palloncin.Dopo un'ora lo squillo del campanello: erano loro.Baldanzosa è arrivata su Camilla-abitiamo al terzo piano-con il frugoletto in braccio.Ti presento Ulisse. Perchè proprio Ulisse ? Perchè quello di prima si chiamava Argo,e mi sembrava carino metterci una continuità
.Ah! Ecco Ulisse,un kilo di ossa e pelo bianco.Un maltesino di 1 mese ! E da lì è iniziato il casino.Via i tappeti Kilim e grata di ferro davanti al fuoco( del camino) pronto per far cuocere le fiorentine pranzo classico di Natale a casa nostra.E via perfino la nostra Josephine la gatta che avrebbe potuto far male al piccolo.E poi vai con la distribuzione di panni bianchi per tutta la casa, panni bianchi atti all'uso per addestrare i cuccioli a farla proprio lì (avranno sopra un odorino speciale non so).E poi  l'attenzione di tutti rivolta a lui.   La farà sui pannolini ? Avrà capito ? Naturalmente non aveva capito.Pipì e stronzetti da tutte le parti fuorchè sui panni bianchi.E allora via con lo spruzzino dell'amoniaca...Abbiamo mangiato che erano le tre.Ma in compenso Ulisse si era addormentato nel cestino del pane che avevamo appoggiato sotto l'albero di Natale
 Però bellino Ulisse,un musetto da mangiare di baci.E' stato con noi qualche giorno e si è abituato subito alla casa.Sempre tra i piedi anche quando Cami andava in bagno.L'unico fatto inaspettato è accaduto una sera che siamo usciti tutti di casa per una pizza, ed era troppo freddo per portarlo fuori pur coperto col suo cappottino di lana compreso di cappuccio  e passamontagna-si chiama così?-.Prima di uscire abbiamo acceso due televisori con un volume altino e  lasciate accese tutte le luci comprese quelle dell'albero di Natale. Naturalmente non abbiamo mangiato la pizza, ma l'abbiamo trangugiata perchè tutti pensavamo Ulisse a casa da solo e quindi dovevamo tornare in fretta.Aperta la porta nessunissima traccia di Ulisse.Uly,Uly dove sei ? E dove era quella creaturina ?Aveva  fatto cadere la grata del camino e stava bellamente dormendo in mezzo alla cenere. Ma in quel cavolo di allevamento da dove proveniva, cosa gli avevano insegnato ? Era nero come il babao e naturalmente non poteva essere lavato perchè altrimenti prendeva il raffeddore- ordine tassativo di Camilla-.Così l'abbiamo tenuto grigetto per tutta la settimana finchè non è stato portato alla lavanderia per cuccioli.
Adesso vive a Verona,sotto la scrivania di Cami la sua padroncina che deve studiare tutto il giorno.Ma ha imparato a stare da solo, mi hanno detto.E a casa nostra dopo un mese di assenza, assenza per modo di dire perchè si era semlpicemente trasferita da mia sorella che abita al piano di sotto, è ricomparsa gongolante Josephine che non sente più l'odore di Ulisse.

PS : questa è una storia vera.Ovviamente.

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