martedì 29 luglio 2014

Giorgio è arrivato ? E’ arrivato Giorgio ? Io sono pronta per Sanremo.




La signora Tina, 92 anni, si è vestita di tutto punto: un leggero rossetto rosato, tailleur grigio con sotto una camicia bianca con vollaint, collana di perle, orecchini in pandant, scarpe marron a mezzo tacco, borsettina marron a spalla; e sta posizionata accanto al termosifone. Aspettando. La porta a vetri si apre ed entra la SignorinaBionda : “E’ arrivato Giorgio (pronunciato con due O chiuse) ? Giorgio (pronunciato con due o chiuse) è arrivato ?  Io sono pronta per Sanremo”.
Ma la SignorinaB. : “Tina, ma ti sembra che oggi ci sia un così bel tempo per andare a Sanremo?! Piove che dio la manda !”
Alchè la signora Tina, “Beh non importa, Giorgio (pronunciato con due O chiuse) verrà domani. Vero che verrà domani Giorgio (pronunciato con due O chiuse) ?”Quindi apre la sua borserttina, tira fuori i fazzoletto pizzuto, ci da una soffiatina e poi dando un’alzatina alla spalla destra si avvia zompettando verso la sua stanza.
Intanto la SignorinaBionda entra nel suo sgabuzzino e sfoglia le cartelle: tutto a posto, nessuna novità, il che significa andare alla 318 a controllare la pressione, alla 342 a misurare la glicemia, alla 346 a fare l’enoxaparina, alla 348 a dare l’antidepressivo, alla 350 a controllare se la Dora è riuscita ad andare in bagno…. E comincia il suo giro ordinatamente. Come sempre compare dal nulla Carmelina(88 anni) :“Ah che bello sei arrivata! Posso venire con te?” E le mette il braccio sotto il suo, strampegandole dietro come un passerotto. Quindi  la SBionda deve entrare nella 318: “Come andiamo oggi? Passata la febbre? Prendiamo la pressione“, Rosy le porge il braccio  destro e ubbidiente tiene la mano ferma. “ La minima è troppo alta, ma hai preso la pastiglia Rosy?”,  “Certo che l’ho presa, gioia”, “ Ma se ne vedo una qui sul piattino... “, “...Oh scusami gioia, ho proprio la memoria che funziona male “, “Su su alzati seduta che la prendiamo adesso”. E Carmelina, fuori, immobile come una statua, ritta in piedi ad aspettare. Con le mani in tasca della vestaglia e un sorriso largo fino alle orecchie.  
Arrivano alla 320, “Ehi Marisoti come stiamo ?”,  “Sono qui che mi guardo il Berlusca alla tele. Sentito ? Ha appena detto che si è preso una morosa di 50 annidi meno. Quello lì non è mica normale, anzi è un vero perverso. Ma come si fa a mettersi con una bambina ?”, “ Ma Marisoti la bambina ha 28 anni ! E poi che c’è di male  ?”,  “Dico che quello lì è un pedofilo, che si vergogni ! Glielo dice una signora che di anni ne ha 102 ! “,“ E vabbè dai, spererà di farsi un po’ di pubblicità in più visto che si è candidato alle europee”.”Macchè europee, ma chi lo vuole quell’imbalsamato ? Ha definito la sua Francesca una sinfonia. Altro che sinfonia.  Quella è furba come il diavolo. Ha trovato il piccione imbesuito da spennare. Se ne accorgerà in fretta. E poi ha anche detto che la giustizia italiana è una cosa merdosa…” “Mary, ma ha detto proprio così ? cioè merdosa, alla televisione ?”” Sissignora, ha detto che la giustizia italiana è merdosa perché invece di assolverlo lo hanno mandato ai servizi sociali.”
E Carmelina,  che di cultura ne ha pochissima -anzi negli ultimi tempi ha perso anche quella che aveva, per via della demenza senile galoppante - da’ uno strattone alla Sbionda “Non voglio parlare mai  più con quella lì,  vuole sempre fare la maestrina dalla penna rossa a tutti!”(in effetti la Marisoti era stata un'insegnante elementare).
Si passa alla 322. “Oddio, dove è finita l’Eldina?... Ehi Mario, (il collega della sbionda),qui manca l’Eldina, dove è andata? non l’ho vista sul corridoio!”, E lui: “Te lo dico io dov’è: Ugo, chiamatemi l’Ugo!”. Ugo (50enne con la sindrome di Dawn) arriva quasi, dico quasi di corsa-si fa per dire perché in realtà è un po’ insemenito, un insemenito buono però-  “A rapporto, che c’è Mario ?” , e lui “ Te lo dico io cosa c’è ! Hai portato al bagno l’Eldina ?”, “ Certo che ce l’ho portata.”, “ Ma sei andato a riprenderla ?” , “ Veramente non mi ricordo, anzi sì, adesso me lo ricordo, mi sono dimenticato di andare a prenderla. Ma poi posso dire una cosa? mi sono…mi sono rotto i coglioni-sacrosante parole sue- di spingere quella carrozzella che va sempre storta.”  ”Ugo senti. Della carrozzina ne parleremo un’altra volta, ma adesso vai a riprendere subito l’Eldina e chiedile scusa per averla lasciata un’ora in bagno“, “Ai suoi ordini capo”. Lo segue anche la Sbionda, perché l’Eldina avrà bisogno di essere consolata, é già la terza volta questa settimana che Ugo la porta al cesso e poi se la dimentica dentro.
Stanza 324: “Cesare come andiamo ? “ “Bene, ma ho fame. Mi potete portare adesso il pranzo? “ “Adesso? Ma hai fatto colazione un’ora fa! “”E’ lo stesso. Io voglio il pranzo adesso.”” Ma Cesare la cucina ci manda su il pranzo a mezzogiorno, non prima !”.  E allora lui si mette a piagnucolare disperato e niente lo può consolare. E’ da cinque anni che fa così tutti i giorni. E’ perché-hanno spiegato-lui quando viveva a casa sua, subito dopo pranzo, veniva a  trovarlo la figlia. Ma da quando lo hanno messo qui, sua figlia non si è mai vista -si è trasferita tra l’altro, per sfiga a Messina--.E lui, gravemente parkinsoniano, non riesce a capire questa cosa. Si ricorda solo che subito dopo mangiato Nunzia veniva a fargli visita. Perciò vorrebbe chiedere due pranzi al giorno se potesse, perché così le speranze diventerebbero due.
Si fanno le dieci. E tutto tace .Gli ospiti dell’albergo.”Belsorriso gioioso”, sono tutti nei loro letti a dormire.
Ma nella 330 qualcosa si muove. Il signor Eugenio, pian piano esce dal suo letto. Aiutandosi con le stampelle, si veste: camicia bianca, cravatta, calzoni grigi, scarpe alte e poi indossa l’ultimo indumento che più lo soddisfa: la sua bella giacca verde con sulla spalla i gradi di colonnello. Si siede sulla sua carrozzella, esce sul corridoio e comincia il suo giro di ronda, come aveva fatto per cinquantun anni, visto che adesso di anni ne ha 84.Entra nelle stanze una a una, e con la luce della sua piletta, controlla letto per letto…tutti i soldati del suo battaglione devono assolutissimamente, fottutissimamente essere nelle loro brande a quell’ora…perchè il giorno dopo, svegli all’alba per le esercitazioni……Solo quando entra nella camera della Marisoti succede un po’ di casino, il solito casino sciamannato.
La Marisoti, che nonostante la sua età, è la  più vispa di tutti, si addormenta sempre tardi, e lei l’Eugenio non lo sopporta, anzi quasi lo teme. Così appena che sente quel silenzioso cigolio delle ruote della carrozzella avvicinarsi al suo letto, si attacca subito al campanello… e comincia a sbraitare:” E’ arrivato l’Eugenio. Io non voglio l’Eugenio. Per favore portatemi via l’Eugenio. E quando la sbionda arriva ansimante  su al terzo piano, l’Eugenio è già bello che sparito... e’ lì che dorme come un angioletto nel suo letto (naturalmente vestito sotto le coperte e con gli occhietti chiusi per finta ). E questa cosa tremebonda accade tutte le sere, per 365 giorni all’anno, moltiplicati per sette, dato che il colonello è  ricoverato lì da sette anni, in pratica da quando l’ictus gli ha tolto l’uso delle gambe e anche un po’,-anzi un po’ tanto - del cervello.
A proposito del signor Eugenio  , lui fin quando  stava bene, deve esser stato uno slandrone di prima categoria. Perché la sbionda riceve spesso delle telefonate strane. “Pronto ? Sono Assunta, la moglie del colonello, posso parlare con mio marito ?” “Certamente signora, le passo la linea”. Dopo 10 minuti seconda telefonata. “Pronto sono Assunta, la moglie del colonnello, posso parlare con Eugenio ?” “ Scusi signora, ma è successo qualcosa ? Ci siamo sentite dieci minuti fa”…”Ah sì ? Ascolti bene signorina, quella non era la moglie, perché l’unica moglie sono io, capito ? Capito signorina ?!”.



PS: questa storia è totalmente vera. Mi è stata raccontata dalla Sbionda!

Nessun commento:

Posta un commento