domenica 5 gennaio 2014

La scortista


Lei di manie ne ha tante, ma la più imperiosa è una sola : quella di fare scorte.
Scorte di tutto. Come se dovesse scoppiare la terza guerra mondiale da un momento all’altro.
Perciò la sua missione furibonda quotidiana è quella di controllare depliant del Poli, della Coop, della Lidl, dell’Orvea-per scorte alimentari- dell’Upim ,dei Magazzini Malfer,della Benetton,e di Intimissimi-per scorte vestiarie.  Naturalmente solo mutande magliette, calzini e babbucce e tute da ginnastica., Perché per la guerra non servono vestiti !
Ci sono offerte speciali ,anzi specialissime di pelati Cirio ? Via con l’acquisto di 85 vasetti di pomodoro. Ci sono offerte di tonno Maruzzella ? Via con 65 scatolette di tonno. Ci sono offerte di pasta Barilla ? Via con 175 pacchetti di pasta. Ci sono offerte di  borlotti Montebello?  Via con 55 barattoli di fagioli.(Ha la mania del 5 chissaperchè) E così con biscotti Oro Saiwa,  fette biscottate del Mulino Bianco, cetrioli della Zuccato, con capperi, con maionese, caffè ,zucchero, sale, olio di oliva e di semi ,farina bianca e quella per polenta, budini, cioccolata, marmellata, eccetera eccetera.
Generi alimentari,- di primissima necessità come dice lei,- che  stiva forsennatamente nel bagagliaio della sua Tipo, e quando quello è debordante, incomincia ad occupare il sedile dietro e poi quello davanti. Anzi  per far meglio ha fatto togliere perfino quest’ultimo, così c’è più spazio ! Poi tocca a suo marito incazzato nero, scaricare tutta ‘sta fottutissima merce, e portarla in casa. Anzi no, in cantina, non in casa perché quella è già rigurgitante di generi alimentari –Ha comprato perfino il secondo frigo-. Riguardo alla biancheria invece i sacchetti di mutande, magliette e calzini, occupano poco posto, così li ripone religiosamente in scatole fiorate che custodisce sotto il letto.
E poi ci sono le medicine .Come si fa a stare in guerra senza le medicine ? Quindi via con aspirine,tachipirine,toreadol,voltaren,buscopan,ratacand,orudis,levoxacin,moment,pulmilene,spasmodil,
pasaden,  spasmomen,  enterogermina, plasil e pure il sanax. Non si sa mai che durante un bombardamento aereo le venga un attacco di panico. Quindi cerotti, bende, fasce, eccetera  eccetera. Ma su quelle non ci sono gli sconti. E allora ci deve pagare il tichet !
E  la sua mania diventa compulsiva con il contenuto sbarluccicante delle vetrine di Lorenzi, negozio di oggetti da regalo di Rovereto, subito dopo Natale. Perchè il suddetto ,passate le feste, c omincia a fare le svendite. E allora via con lampade,  corone portacandele, tazze ricordo, vasi portafiori, angioletti,  Babbi Natalini vari, eccetera eccetera. Ma quelli non vengono portati in cantina, bensì messi in bella mostra sopra i mobili di casa, che diventano a sua volta delle vetrine tremebonde.Tra questi oggetti, il più fuor di testa  è una fontanella di pietra con dentro dei pesciolini rossi. Ebbene lei si aggiudicò anche quella e se la piazzò rigorosamente in bagno ! Facendo incazzare ancor di più suo marito, perché quando apre la porta ci va a sbattere sistematicamente contro.
Lei di professione fa  la prof di inglese, e i suoi alunni l’adorano. Perché è precisa, possiede un’ottima pronuncia, è autorevole  ma nello stesso tempo comprensiva. A parte quando le sue creature le fanno girano i coglioni …allora va giù di brutto con prove, provette e interrogazioni a razzo.!  E’ forte nei detti inglesi, uno l’ho imparato anch’io : it rains dogs und cats (piove a catinelle). Mi ricordo di un fatto  accaduto molti anni fa .Io ero arrivata da poco alle Scipio Sighele, e prima della festa dei Morti, in entrata  della scuola trovai una grande zucca, in cui erano ritagliati gli occhi, la bocca e il naso. E dentro vi era posizionata una candela accesa ! Io chiesi subito ai bidelli chi era quel mentecatto che si era permesso di creare quella stronzata, e loro mi risposero che era stata la prof di inglese…così scoprii che in GranBretagna  si festeggiava  Hallowin ! (ma chi era ‘sto Hallowin?).
Quando si doveva uscire poi per una cena “socializzante” della scuola, lei che solitamente si vestiva in modo sobrio, oserei dire monacale, si agghindava come una sgarzellina in a fashion way  :
calze nere con strass, tacchi a spillo, maglietta scollacciata,  bagno di profumo Just Cavalli…lasciando tutti a bocca aperta.
Ma il mese scorso, suo figlio Amedeo, ha messo su casa con la sua morosa e se ne è andato via. La prof ne ha fatto una tragedia,,ma poi ci ha riflettuto ben bene...ciò significava che nell'appartamento si sarebbe liberarata una stanza....quello che ci voleva per stivarci nuove scorte !!!!
E si fregò le mani.... 
Adesso potevano venire anche due guerre...lei era pronta.

Nb: questa è la storia vera di una mia collega .Lei insegna ancora.

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